LIBRO 'GIOTTO ULIVI,prete e apicoltore
Libro 'Giotto Ulivi,prete e apicoltore '
GIOTTO ULIVI - «Chi lo ricorda oggi? Forse solo quei quattro gatti del “Giotto fan Club”,un’associazione fantomatica a cui ho iscritto (a loro insaputa) le persone che nel tempo ho contattato per raccogliere notizie. Ma chi era costui? L’Ulivi non era certo passato inosservato attraverso il suo tempo. Anzi. Tenace osservatore della natura, appassionato apicoltore, gran parlatore, cultore dei classici, polemista incallito dalla penna facile, non ha però mai dimenticato di essere anche un prete, e non il solito pretino di campagna. Egli ha percorso l’800 consapevole dell’importanza del momento storico ed ha cercato di partecipare agli avvenimenti più da attore che da spettatore. E questo, a parte un “infortunio” che gli costò un paio di mesi di prigione (ma era ancora giovane), dedicandosi con costanza all’educazione,oltre che delle anime, delle menti che allora, come ora del resto, ne avevano tanto bisogno. In tempi così grami i suoi parrocchiani erano sicuramente più ignoranti ed affamati che peccatori, perché in fin dei conti è vero che pecca solo chi è consapevole. Quindi con il suo magistero non faceva altro che seguire le orme di tanti altri più o meno sconosciuti che si adoperavano, sull’esempio del Lambruschini e del Ridolfi, l’uno religioso e l’altro nobile, a coniugare fede e libertà. Era un seguace di quel cattolicesimo liberale non clericale di cui oggi si torna a sentir parlare, per cui la prima libertà nasce dall’affrancamento dall’ignoranza. Certo, l’obiettivo che si proponevano non era “conoscere per deliberare”, ma “conoscere per sfamarsi”, questo sì.» (M.Accorti)