LA COOPERATIVA

CHI SIAMO

Tra i verdi colli della Lunigiana, all’estremo lembo settentrionale della Toscana, sorge sulle rovine di un arsenale bellico “Il Pungiglione – Villaggio dell’accoglienza”,  polo altamente specializzato nell’attività dell’apicoltura attraverso i suoi settori integrati: mieleria, apicoltura professionale a conduzione biologica e DOP , cereria, punto vendita con vasto assortimento e falegnameria apistica .

Il Pungiglione è una cooperativa sociale, ma soprattutto è un luogo dove persone socialmente disagiate provenienti dal mondo del carcere, dalla strada, da storie di solitudine e abbandono, trovano una casa e una famiglia, impegnandosi in percorsi di recupero nelle attività produttive del Villaggio.

Siamo stati i primi ad ottenere il riconoscimento della DOP per il miele grazie al  Consorzio Miele della Lunigiana DOP di cui Il Pungiglione è tra i maggiori produttori; anche insieme a persone svantaggiate è possibile raggiungere l’eccellenza”.

MISSION

Il Pungiglione è una realtà che fa parte della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da Don Oreste Benzi. La vocazione dei nuclei famigliari che hanno fondato la cooperativa sociale è l’accoglienza di persone disagiate. Per scelta di vita i membri della Comunità Papa Giovanni XXIII accolgono 24 ore su 24 sotto il proprio tetto persone svantaggiate tra cui disabili e minori. La cooperativa nasce nel 2000 ispirandosi ai principi di solidarietà ed in particolare al superamento dell’approccio assistenzialista delle persone emarginate e povere al fine di considerarle soggetti attivi per uno sviluppo delle potenzialità e delle capacità di ognuno e sperimentare così l’ideale della Società del Gratuito promossa da Don Oreste Benzi, una cultura economica votata alla gratuità e alla reciprocità, alternativa all’economia capitalistica del massimo profitto.

LA NOSTRA STORIA

L’area dove sorge oggi il Pungiglione era alla fine dell’ottocento una fabbrica di materiali esplodenti; dove sono presenti i laboratori della Cooperativa Il Pungliglione e dove verrà ultimato il Centro di Accoglienza Rinascere, ha visto l’insediamento, alla fine dell’ottocento, di un polo per la lavorazione di materiale esplodente.

Nel 1890, con licenza notificata con Decreto Prefettizio veniva inaugurato il “Polverificio ed Opificio per la fabbricazione di materiali esplodenti, compresi quelli a base di nitroglicerina”.
Nel mese di Marzo 1891 lo stabilimento era funzionante anche se ancora da completare: venivano infatti realizzzati la fabbrica dell’acido nitrico, le cartuccierie e altri locali per il completamento dell’interno complesso.

Nel 1892, i lavori venivano ultimati, come si evince dalla registrazione della ditta proprietaria del “dinaminitificio” al registro comunale.
L’inizio della attività prometteva ottimi risultati: nel 1892 vennero prodotte trecento tonnellate di gelatina esplosiva e un milione di capsule

Negli anni successivi la produzione vide un brusco abbassamento con lunghi periodi in cui veniva denunciata l’inattività dell’impianto.

Dopo la chiusura del Dinamitificio, Boceda è stata di fatto abbandonata per molto tempo: fino al nostro arrivo.

Nel 1999, rimanendo sempre sito destinato alla produzione industriale, si presentava così: vecchi edifici pericolanti ormai soffocati dalla vegetazione…

Da allora Il Pungiglione ha visto un fiorire di attività di recupero sociale, umano e ambientale, che ci auguriamo di portare avanti nel futuro con forza e determinazione.